GUARDIA FLASH IN EDICOLA CON “IL SANNIO QUOTIDIANO”. L’EDITORIALE DELLA DIRIGENTE SCOLASTICA

Grazia E. Pedicini*

Senza timor di essere smentita e non nascondendo un certo orgoglio, ritengo di poter affermare che il Progetto di Alternanza Scuola Lavoro elaborato e messo in essere dal Polo Liceale di Guardia Sanframondi si collochi a Pieno Diritto nelle Best Pratics di eccellenza delle Scuole italiane.

Il Progetto scaturisce da un’attenta analisi degli ambiti Economici e Professionali nei quali un domani si dovrà realizzare la vita lavorativa dei nostri liceali e pertanto attraversa trasversalmente il mondo delle moderne tecnologie, la vasta area del terzo settore e delle professioni sanitarie, l’ambito giuridico-legale, il settore dell’istruzione, della formazione e dei beni culturali e la multiforme Galassia della Comunicazione e dell’informazione.

Spazi nuovi di contatto fra Scuola e Lavoro che gli Studenti di Guardia stanno conoscendo con interesse crescente, grazie non solo alla sapiente organizzazione messa in essere dai Docenti responsabili di progetto e dai tutor scolastici, ma anche e soprattutto grazie alla capacità di accoglienza dimostrata dalle Aziende partner che sempre di più dimostrano di cogliere la portata innovativa della Alternanza Scuola – Lavoro e mettono a disposizione le loro strutture a favore della formazione delle giovani generazioni.

Bellissimo esempio è questo foglio attraverso il quale la vita del Polo Superiore di Guardia esce dalle sue pareti con un “FLASH” che ci illumina tutti… di Gioia, di soddisfazione, di gratitudine e che mette in gioco la intelligenza e la creatività dei nostri ragazzi, per coinvolgere chi ci legge in un percorso di conoscenza e di crescita che altro non è che l’essenza stessa del percorso di formazione della istituzione SCUOLA.

*Dirigente Scolastico I.I.S. Galilei – Vetrone

(Editoriale num. 21 Dic. 2016 di Guardia Flash, inserto trimestrale a “Il Sannio Quotidiano”)

Questo slideshow richiede JavaScript.

AL CASTELLO DI GUARDIA SI E’ SVOLTA LA CONFERENZA “GIOVANI E MASS-MEDIA”

immagine-038 immagine-040

L’importanza del giornalismo online. Gli aspetti legali e psicologici legati all’uso della rete Internet. La comunicazione istituzionale. Sono stati questi i tre momenti nei quali si è articolato il convegno “Giovani e problemi: opportunità, minacce e problemi”, fortemente voluto ed organizzato dalla docente di Scienze Umane, LUCIA GANGALE, che ha anche coordinato i lavori, e tenutosi nella mattinata del 29 novembre 2016 presso il castello di Guardia Sanframondi.
Il sindaco di Guardia, FLORIANO PANZA, nel portare il suo saluto, ha innanzitutto rimarcato le attrattive naturalistiche del territorio guardiese, soffermandosi quindi sulle opportunità che il cambiamento, guidato dall’educazione, può realizzare in positivo. È dunque sul tema dell’opportunità che Panza si è maggiormente soffermato, come uno dei temi della giornata.
La dirigente scolastica GRAZIA PEDICINI ha ricordato che la scuola è stata impegnata in una settimana di studio e di riflessione sul cyberbullismo, che genera problemi emotivi seri, rispetto ai quali proprio la scuola, per tradizione luogo di comunità e di condivisione, non può rimanere indifferente. Ha perciò sottolineato l’attualità della tematica scelta dal Liceo delle Scienze Umane per questa giornata di approfondimento. Ha anche detto che il giornalismo del dott. Fuccio è un giornalismo di realtà, sempre con un risvolto educativo, finalizzato alla crescita della società. Ha elogiato l’attività della Polizia, impegnata a diffondere atteggiamenti virtuosi e sempre impegnata con le scuole, come la scuola media di Guardia, in progetti di educazione alla legalità. Infine ha ricordato che le psicologhe dedicano la loro attività ad una maggiore conoscenza di sé e ad un maggiore rapporto positivo tra le persone.
La prima relazione è stata quella di GIOVANNI FUCCIO, presidente dell’Assostampa Sannita e da quindici anni impegnato attivamente presso l’Ordine Nazionale dei Giornalisti per il concorso nazionale “Fare il Giornale nelle Scuole”. Fuccio è anche il fondatore della prestigiosa casa editrice ”Realtà Sannita”, che si accinge a pubblicare il suo 135esimo libro. La casa editrice si occupa di raccontare la storia e le tematiche del Sannio ed ha anche pubblicato un libro sui famosi riti settennali di Guardia Sanframondi. Il quindicinale “Realtà Sannita” l’anno prossimo compirà 40 anni di vita, essendo stato pubblicato per la prima volta nel 1978. Fuccio ha spiegato che il giornalismo locale esamina aspetti e problemi della vita dei territori nei quali viviamo e che i giornali locali, nell’esaminare tematiche che sfuggono alla stampa nazionale, rappresenta anche un notevole bacino di informazioni per studiosi ed appassionati. Ha detto che tale giornalismo, di cui Benevento vanta una lunga e consolidata tradizione, non è un giornalismo gridato, ma sempre rispettoso delle libertà altrui, anche quando fa denuncia o polemica, dato lo stile che contraddistingue questo tipo di giornalismo. Ha poi esaminato il rapporto sempre più stretto tra scuola e giornalismo, concretizzatosi molti anni fa nel premio nazionale bandito dall’Ordine.
Fuccio ha quindi fatto omaggio alla dirigente di alcune pubblicazioni, tra le quali il bellissimo libro dal titolo, “Storia della stampa sannita”, del compianto Edgardo De Rimini, di ben 519 pagine. La dirigente ha ricordato che la scuola media “Abele De Blasio” (da lei diretta), si è anch’essa aggiudicata il premio dell’OdG con il giornalino “Piccolo Reporter”, curato dalla professoressa Palmieri.
La dott.ssa LORENA CAPOLUPO, primo dirigente della Polizia di Stato in forza presso la Questura di Benevento, ha detto di provenire dal settore della Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione. Ha parlato dell’azione di informazione e prevenzione che la Polizia svolge tra i giovani nelle scuole, introducendo il dott. FRANCESCO VISALLI, Sovrintendente della Polizia Postale, che, in maniera molto accattivante, con l’ausilio di slide e brevi filmati, ha passato in rassegna alcuni esempi di uso distorto della Rete: bufale in rete, cattiveria gratuita, violazione della netiquette, sexiting, pedopornografia. Internet è come un diamante: è per sempre. Per questo bisogna riflettere molto bene sui contenuti che si mettono in Rete. Perché, a dispetto del diritto all’oblio, quei contenuti restano lì per sempre. “Dovete fermarvi a riflettere, ragazzi”. Soprattutto in tempi veloci come i nostri, laddove la velocità è proprio l’esatto contrario della riflessione.Visalli fornisce alcuni dati eclatanti a tale proposito: nel 1880 il telefono entra nelle case degli statunitensi in un lasso di tempo di 35 anni. Cento anni dopo, nel 1980, il telefono mobile si afferma nell’arco di 13 anni. Ancora più veloce è la diffusione degli smartphone: solo 4 anni. Visalli ha ricordato anche che la detenzione di materiale pedopornografico è punita con pene molto severe, anche per chi ha appena superato i 14 anni.
La psicologa Maria Cristina Perfetto ha detto che i dati della Commissione Europea sulla sicurezza in rete sono allarmanti: il 17% dei ragazzi intervistati dichiara di non riuscire a staccarsi da smartphone e social; uno su quattro è sempre connesso; uno su cinque affetto da wiping (pron. wàiping), cioè si sveglia la notte per controllare i messaggi; uno su 4 (25%) è sempre online, quasi 1 su 2 si connette più volte al giorno, 1 su 5 (21%) è afflitto da wamping, cioè si sveglia durante la notte per controllare i messaggi che gli sono arrivati sul cellulare, 4 su cinque (78%) chattano continuamente su Whatshapp. I giovanissimi sono online già prima dei 13 anni e a 11 hanno già il loro primo smartphone (mentre le chiavi di casa vengono cedute dai genitori a 12 anni). Ma la notizia è che anche i genitori abusano. Quattro su cinque dichiarano di usare i social per comunicare con i propri figli. L’altro aspetto problematico di Internet è il mancato incontro tra le persone (adolescenti o adulte che siano) ed una memoria, quella di Facebook che ormai ci ricorda gli eventi del passato, che si sostituisce alla nostra.
L’assessore all’Istruzione ELENA SANZARI, nell’intervento finale ha voluto riportare l’attenzione dei presenti sul significato originario della parola “comunicazione”, che è mettere in comune emozioni, sentimenti, idee.
La mattinata si è conclusa con un momento conviviale nei locali del bar sottostante la sala conferenze.

immagine-027 immagine-056 immagine-061 immagine-065

SCUOLA-AZIENDA, RESOCONTO SULL’ESPERIENZA A SOLOPACA

 immagine-026-foto-di-gruppo-4-a-4c

Nei giorni 16-17-18 novembre 2016 i ragazzi del Liceo Scientifico e delle Scienze Umane di Guardia Sanframondi hanno partecipato al progetto Scuola-Lavoro svoltosi presso la Comunità “L’Aquilone” di Solopaca e nell’annessa casa di igiene mentale “Villa Carolina”. Un’esperienza senza paragoni, dove abbiamo conosciuto chi, nel disagio, ha avuto qualcosa da insegnarci. L’impatto è stato disarmante, perché in ogni caso il diverso ci incuriosisce, perche ci si accorge della differenza che traspare tra noi esseri “normali” e loro. Persone “buone”, con la sola voglia di vivere e di stare bene, predisposte in modo positivo nei confronti degli altri, lontano dalla cattiveria e dalle invidie di noi comunemente definiti “normali”.

Chiara Palmieri

Questa esperienza all’Aquilone e a Villa Carolina è stata molto importante per me, perché ho arricchito le mie conoscenze sull’argomento e ho potuto constatare, con i miei occhi, che sono persone dalle quali abbiamo molto da imparare, perché hanno un cuore e un animo grande, che hanno tanto amore da donare a chi cerca di instaurare con loro un qualsiasi tipo di rapporto.

Maria Pia Macolino

Abbiamo interagito con persone che si trovano in uno stato di minorità. Questa esperienza ha arricchito il mio bagaglio personale. Inizialmente mi sentivo spaesata e soprattutto intimidita, ma successivamente mi sono resa conto di allontanarmi dall’apparenza e dallo stereotipo del “pazzo” e conoscere a fondo il buon cuore di ogni persona.

Mariassunta Pigna

Ho provato diverse emozioni. All’inizio tanto disagio, perché non ero mai stata in un ambiente di quel tipo e stare insieme a persone con alcuni disagi. Successivamente la cosa ha iniziato a incuriosirmi, perché volevo conoscere come si svolgono leloro giornate e quali attività praticano. Grazie a quest’esperienza sono riuscita ad arricchire le mie conoscenze.

Pasqualina Pengue

7 OTTOBRE, LE RAGIONI DI UNA PROTESTA

Da Telese Terme

Il 7 Ottobre 2016, a Benevento ed a Telese Terme si sono svolti cortei contro la legge sulla buona scuola di Renzi. Hanno partecipato come scuole: il Galilei Vetrone di Guardia Sanframondi, il Telesia di Telese Terme, il Carafa Giustiniani di San Salvatore Telesino e di Cerreto S. Gli studenti sono scesi in strada per protestare contro questa legge che, a loro avviso porta ad avere una scuola programmatica, verticistica e meritocratica che aspira ad un’organizzazione aziendale. Il corteo è partito alle 9:30 dal parco delle terme vecchie e si è concluso alle 11:00 nello stesso luogo , dove poi c’è stata un’assemblea, con i partecipanti ed i rappresentanti d’istituto. Si è parlato di come “lottare” contro questa legge, e cioè organizzando altri scioperi. Inoltre i rappresentanti hanno proposto un sindacato per gli studenti con sede a Telese, il quale può servire per scambiare idee, proporre progetti futuri per continuare a lottare contro questa legge e per avere anche un fondo cassa da utilizzare per acquistare cartelloni, pennarelli, bombolette e megafoni; e si è infine richiesta una maggiore presenza. Il corteo di Telese si è concluso con il coro: “Noi siamo studenti, non schiavi o esperimenti”.

Camilla Pacelli

img_2299

Da Benevento

A Benevento circa 500 studenti delle superiori contro il Governo di Renzi. Alle ore 10 del 7 ottobre il corteo di studenti è partito da piazza Risorgimento ed ha proseguito per viale degli Atlantici, viale Mellusi per terminare nuovamente in piazza. Gli studenti sono scesi in piazza per “dire no alla disuguaglianza” e chiedere una legge nazionale sul diritto allo studio, per ottenere istruzione gratuita e di qualità, ma soprattutto si sono opposti all’alternanza scuola lavoro, per dire no a una scuola lavoro basata sullo sfruttamento. Sono stati utilizzati vari striscioni con sù scritto:” NOI NO SIAMO LA BUONA SCUOLA”, “PREVENZIONE”, “NOI A SCUOLA NON CI MORIAMO”, “VOGLIAMO ESSERE SICURI DI STARE AL SICURO”. Al termine del corteo, gli studenti si sono riuniti in assemblea a piazza Federico Torre per decidere le prossime giornate di sciopero. Si è concluso affermando: “SIAMO UNA GENERAZIONE RIBELLE ED EVOLUTA E NON BESTIE-SCIMMIE SCENDIAMO IN PIAZZA E RIVENDICHIAMO I NOSTRI DIRITTI!”.

Cristina Cicchiello
corteo-studenti-06

Visiona il video su Ntr24

IL SALUTO DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA, ELENA SANZARI

sanzari_elenaGiovedì 15 settembre, primo giorno di scuola, verso le ore 10.00, durante l’ora di inglese, abbiamo sentito bussare alla porta. E’ entrato l’assessore all’Istruzione del Comune di Guardia Sanframondi, dott.ssa Elena Sànzari, accompagnata dal professore De Lucia. L’assessore ci ha detto: “Voglio augurare a tutti un buon anno scolastico, soprattutto a voi che entrate per la prima volta in un Liceo. E’ faticoso raggiungere un risultato, ma sarà una gran soddisfazione, vostra e dei vostri genitori, al termine dell’anno scolastico, se i risultati saranno stati positivi. I vostri professori saranno sempre disponibili per qualunque cosa. Spero vi troviate bene in questa scuola e mi raccomando: mettetecela tutta!”.

Mariapia Mancini

liceo-di-guardia-sanframondi-017

PRIMO GIORNO DI SCUOLA: IMPRESSIONI E COMMENTI

I primi giorni di scuola ero molto emozionata, e avevo un po’ d’ansia, perché non sapevo chi avrei conosciuto, e come fossero stati i professori. Fino ad oggi mi sono trovata molto bene, ho fatto subito amicizia con tutte le compagne di classe, sono molto brave e tutte simpatiche, nonostante siano i primi giorni mi trovo molto bene con loro, e spero che quest’amicizia andrà avanti. Anche con i professori mi sono trovata abbastanza bene, sono tutti molto bravi ma anche severi al punto giusto. I professori delle medie li ringrazio molto, perché mi hanno aiutato a crescere ed imparare cose nuove.

Asia

All’inizio ero molto ansiosa di iniziare questo nuovo percorso e fortunatamente sta procedendo bene anche se sono in questa scuola solo da pochi giorni l’ambiente mi sembra molto bello e solare. Sono felice della scelta che ho fatto, le materie sono molto interessanti, quindi ascoltare la lezione diventa molto più facile e divertente. Tutti i professori sembrano molto simpatici e competenti nell’insegnare le loro materie. Ovviamente sono le prime impressioni queste, però spero di non sbagliarmi e di vivere questo percorso nel miglior modo possibile, facendo tante esperienze e imparando nuove cose.

Giovanna

I miei primi giorni di scuola sono stati bellissimi, ho fatto molte amicizie e ho iniziato a prendere l’autobus, è stato molto bello e ho fatto molte esperienze. La mia classe è bellissima anche perché siamo tutte femmine. Questa scuola mi piace molto

Elisa

Il mio primo giorno non è stato vissuto molto serenamente a causa dell’ansia, ma gli altri due giorni devo dire il vero sono stati molto diversi, perché comunque ambientandomi di più mi sono trovata a mio agio, sia con le compagne che con la scuola. La scuola media per me sarà solo un ricordo, e credo uno dei più bei ricordi, perché mi ha aiutata a maturare e, soprattutto, ad imparare nuove cose. Sicuramente il ricordo più grande rimarrà l’esame.

Giulia

Io credo che i professori, in generale, siano, diciamo, la nostra seconda famiglia, subito pronti ad aiutarci. Spero che ciò che si sta creando tra noi alunne della I C e i prof continui per tutti e cinque gli anni. Per quanto riguarda i ricordi delle medie… Beh, devo dire… cene sono molti, sia belli che brutti: le note, i compiti in classe copiati, i timori, i litigi tra compagni, le volte in cui ci ripetevano: “Dovete studiare, avete l’esame quest’anno!”. Avevamo un bel rapporto soprattutto con la professoressa di Italiano: lei per me è stata la valvola di sfogo per tutte quelle volte che davvero mi sentivo crollare. Ricordo quando ci diceva che noi eravamo la classe con

cui aveva perso le speranze. E voleva chiedere il trasferimento perch

é davvero non ce la faceva più con noi. Però, dopo un giorno dimostrava subito quanto ci volesse bene… Ora ci ripenso e dico: “Ahimé”, quante ne abbiamo fatte passare a quei proveri professori! E sinceramente mi sento anche un po’ in colpa. Era uno dei primi giorni di scuola del primo anno, e ricordo che la nostra classe era scoperta. Noi tutti inizia

mmo a fare chiasso… Quando arrivò la professoressa di Italiano, tutta arrabbiata, ci mise una nota… Tutto ciò mi mancherà.

Mariapia

guardia

Foto tratta dal sito web del Comune di Guardia Sanframondi