NASCE LA RIVISTA “LA WARDIA BELLA”

Si chiama La Wardia Bella ed è una pubblicazione elegante e di gran pregio grafico, ricca di contenuti interessanti, nata nel cuore delle valli telesine, in quel meraviglioso lembo di terra dichiarato patrimonio Unesco per i suoi interessanti paesaggi vitivinicoli e le sue produzioni di eccellenza. A realizzarla, le giovani studentesse del Liceo delle Scienze Umane di Guardia Sanframondi, sezione staccata del “Galilei-Vetrone” di Benevento. Interno e copertina a colori, 32 pagine ricche di notizie e immagini, che danno il senso dell’operosità di questa zona del Sannio e dell’accoglienza della sua scuola, di cui, non a caso, viene qui ripercorsa tutta la storia, a partire dalla sua fondazione nel 1972, con tante notizie storiche a corredo del fotoreportage. In apertura si dà notizia che il Liceo di Guardia è candidato per Atlante 2018, la prestigiosa iniziativa organizzata da United Network con Repubblica e Repubblica@Scuola, i cui vincitori riceveranno in premio un viaggio didattico a New York. Si passa poi a parlare del percorso che ha portato il Sannio ad affermarsi come Capitale Europea del Vino 2019 e non mancano tante foto di gruppo anche nei momenti più lieti del viaggio. C’è un’intervista alla scrittrice sannita Marialaura Simeone, grande appassionata di letteratura e di viaggi e poi ancora una recensione al film per la Tv “Una vita per i bambini”, incentrato sulla figura e l’opera di Maria Montessori. Compare il resoconto di un interessante convegno di psicologia ed una passeggiata lungo il fantastico percorso che costeggia il fiume Titerno. Vi è una sezione antropologica che presenta aspetti del lavoro femminile nelle Valli Telesina e Titernina. Ancora curiosità su San Barbato da Castelvenere, che estirpò il famoso albero di noce sulle sponde del fiume Sabato e, per la sezione “I giovani e lo sport”, un’intervista all’atleta Francesca Meoli, frequentante il Liceo di Guardia.

La rivista è visionabile in tutto il mondo, in quanto la docente di Scienze Umane, Lucia Gangale, che ha ideato a promosso il progetto, completamente autofinanziato, ha caricato il file sulla potente piattaforma issuu.com.

IL LICEO DI GUARDIA CANDIDATO PER ATLANTE 2018

Atlante 2018 Italian Teacher Award, l’iniziativa organizzata da United Network, in collaborazione con Repubblica.it e Repubblica@Scuola, intende mostrare il valore dei docenti italiani, proprio in un periodo storico in cui gli stessi non ricevono la giusta visibilità ed il giusto riconoscimento. Atlante 2018 intende mettere su una grande piattaforma digitale aperta a tutto il pubblico tutti i progetti e le iniziative svolte dai docenti nella scuola italiana, di ogni città o piccolo centro. I vincitori riceveranno in premio un viaggio didattico a New York.

Il Liceo di Guardia Sanframondi ha il piacere di comunicare la propria partecipazione, per il tramite della docente di Scienze Umane. Link con i dettagli dell’iniziativa.

Fate il tifo per noi. Per i vostri figli.

 

CONVEGNO “LE SFIDE DELLA VITA: RESILIENZA E SALUTE”

Nella mattinata del 13 ottobre 2018 l’ITA ed il Liceo delle Scienze Umane di Guardia Sanframondi hanno assistito ad un’interessante conferenza dal titolo: “Le sfide della vita: resilienza e salute”, che è stata organizzata nell’ambito della settimana del benessere psicologico. L’evento, moderato e introdotto dalla psicologa Nicole Guidi, ha visto la partecipazione di: Francesco Ceccaroni (comandante Compagnia Carabinieri di Cerreto Sannita), Marco Giulioli (enologo de “La Guardiense”), Ada Pacelli (psicologa), Concetta Pengue (psicologa e psicoterapeuta), Serena Sanzari (psicologa). L’incontro ha analizzato alcuni aspetti della resilienza, quali: sofferenza psichica (autismo) e resilienza familiare; comunità terapeutica e strategie di gruppo; resilienza degli agricoltori, con particolare riferimento alle catastrofi naturali che hanno funestato il Sannio e la sua agricoltura dal 2015 ad oggi (alluvione, gelo, siccità, grandine), e la via d’uscita dalle difficoltà costituita dalla cooperazione fra soci. Nelle immagini, alcuni momenti della giornata.

MARIA MONTESSORI, UNA VITA PER I BAMBINI

(Giaele Salierno) – Miniserie televisiva andata in onda per la prima volta nel 2007, narra la storia professionale e privata di Maria Montessori, una delle donne che hanno contribuito alla storia italiana. Interpretato da Paola Cortellesi, per Maria Montessori il destino aveva riservato progetti più ambiziosi di una semplice carriera da maestra, come avrebbe voluto suo padre. Prima donna ammessa e laureata alla facoltà di Medicina di Roma, è la futura genitrice di un metodo pedagogico rivoluzionario per il quale diverrà famosa in tutto il mondo.In quel suo attendere davanti la porta della facoltà (frequentata da soli uomini), per non creare scandalo, c’è già la richiesta con la quale il suo tempo e il suo mondo fanno sentire il loro peso.

Affascinata dalle ricerche del professor Montesano (Massimo Poggio) sui pazienti del manicomio, la Montessori decide di dedicarsi al recupero dei bambini internati in quel luogo, in stato di grande abbandono affettivo.

I risultati sono sorprendenti e la convincono a studiare i ragazzi normali. È così che nasce la prima Casa dei bambini, per i piccoli da 3 a 6 anni, nel quartiere poverissimo di San Lorenzo. Ma mentre esorta il mondo a far emergere le potenzialità dell’infanzia e a regolare l’insegnamento sull’interesse spontaneo del bambino, Maria deve reprimere il suo desiderio più profondo, quello di poter vivere con suo figlio Mario, che ha avuto da Montesano che lo ha riconosciuto e affidato a una famiglia di campagna, spaventato da un possibile scandalo e costretto a sposare un’altra donna per motivi economici. È un paradosso assurdo. Una dpnna che ha trascorso tutta la sua vita per aiutare ed educare bambini di tutto il mondo, senza avere la possibilità di stare accanto al suo. Alla fine riuscirà ad avere l’affidamento, ma continuerà a nascondere il segreto, perché la società arretrata e la mentalità chiusa della gente possono ostacolare la vita di una donna.

Un film che commuove e fa riflettere su quanto, a volte, i progetti, gli obiettivi e la carriera ci portino in alto, lasciando però un vuoto dentro. Un vuoto che il pensiero, la lontananza e il desiderio, forse, non possono colmare, ma che l’amore può riempire.

Un film altamente educativo e didattico che apre la strada alla conoscenza e al ragionamento capace di suscitare curiosità. Per concludere, voglio citare una frase pronunciata dal figlio di Maria Montessori, che è stato vicino alla madre negli ultimi anni della sua vita: «Se ogni bambino già sa cosa vorrà diventare da grande, questo si deve a Maria Montessori. Mia madre!»

ALTERNANZA AL MUNICIPIO DI GUARDIA SANFRAMONDI

Lo scorso 2 maggio 2018 le alunne della classe 3C Liceo Scienze Umane, si sono recate al comune di Guardia Sanframondi per svolgere alcune delle ore di alternanza scuola lavoro. Arrivate al comune è stato loro presentato l’organigramma del comune, con a capo il sindaco con la giunta comunale, quindi il segretario generale con l’organo di revisione e il nucleo di valutazione, e poi i vari uffici e servizi: amministrativo, economico finanziario, servizio tecnico manutentivo e servizio vigilanza. Le allieve hanno visitato i vari uffici, a partire da quello dell’anagrafe in cui hanno visionato tutti i registri dal 1809, perché i precedenti sono stati persi a causa di un incendio di cui Guardia è stata vittima.

Giada Di SantoLa classe 3 C Scienze Umane con l’assessore Morena Di Lonardo

INAUGURATO IL PRIMO LABORATORIO DI ANTROPOLOGIA DELLA NOSTRA SCUOLA

Un’altra bella iniziativa del Liceo delle Scienze Umane si è concretizzata nella mattinata del 17 marzo 2018. Dopo alcuni mesi di preparazione e allestimento, in tale mattinata è stato inaugurato, con tanto di taglio del nastro, il nuovo Laboratorio di Antropologia del plesso di Guardia Sanframondi. Il laboratorio è oggi fisicamente attrezzato e abbellito per proseguire sulla strada tracciata l’anno scorso dalla docente di Scienze Umane, Lucia Gangale, responsabile dello stesso. L’anno scorso le studentesse dell’indirizzo hanno realizzato una pregevole pubblicazione sulle tradizioni dei loro paesi di appartenenza, mentre quest’anno la tematica scelta è: Il lavoro femminile in Valle Telesina, che sta già dando i primi frutti e per il quale è prevista una presentazione appena il lavoro sarà terminato. La breve cerimonia si è svolta in un clima di cordialità ed accoglienza, aspetti che contraddistinguono la vita del nostro Istituto.

Il laboratorio contiene dei pannelli illustrativi della disciplina, alcuni quadri artistici realizzati l’anno scorso dalle nostre dinamiche studentesse, un “angolo relax”, una bellissima libreria donata dal Centro Diurno “L’Aquilone” di Solopaca, e tanti tanti libri donati dal professore Giovanni Fuccio, direttore del quindicinale e delle Edizioni Realtà Sannita. Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questa bella realtà, che qualifica la nostra scuola, vero presidio di cultura e di legalità in Valle Telesina. In modo particolare ringraziamo i ragazzi della Cooperativa “L’Aquilone” ed il professore Giovanni Fuccio per la loro generosità.

Come potete vedere dalle foto, le ragazze sono felicissime di poter oggi disporre di una piccola biblioteca così ottimamente fornita.

LA NOSTRA SCUOLA ED IL GIORNO DEL RICORDO. PRESENTE IL REGISTA

(Alessia Sanzari) – Il giorno 10 Febbraio 2018 il Liceo delle Scienze Umane, il Liceo Scientifico e l’Istituto Tecnico Agrario si sono radunati nell’aula Lim per celebrare la ricorrenza delle foibe. Durante la seconda Guerra Mondiale vittime dei comunisti furono molti Italiani e non solo.

I ragazzi hanno dimostrato di voler ricordare dando un loro contributo attivo con dei video. “Oggi non si ammette tutto ciò che è successo, gli uomini distruggono per non ricordare”, è stato detto durante l’incontro, promosso proprio allo scopo di non cadere nel silenzio. I ragazzi hanno focalizzato il discorso su esempi e storie. Ad esempio una ragazza, Norma Cossetto, di soli 24 anni si è ritrovata spiazzata quando vide arrivare nella sua casa i partigiani che la portarono via perché suo padre era fascista. Da lì cominciò il martirio della giovane che venne violentata e poi gettata nella foiba. E’ storia che uomini, donne e bambini venissero legati e gettati nella fossa. Molto spesso queste persone erano ancora in vita e si ritrovarono a guardare i loro simili ormai morti. Per ben 60 anni c’è stato un silenzio storiografico e tutti i segreti sono rimasti in una buca. Infine i ragazzi hanno visto un film “Agli uomini piace uccidere” di Pierfrancesco Laghi, presente alla manifestazione. Il film è ambientato negli anni 90 ed è montato con la tecnica del cine-puzzle in cui evincono ben dieci punti di vista. Alla fine della proiezione c’è stato un dibattito molto acceso con il regista che con molto entusiasmo ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste. “L’uomo sin da bambino ha l’istinto naturale di uccidere, è nella sua morale abbattere questo fenomeno”, ha detto.